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martedì 22 maggio 2012
Sua Santità. Le carte segrete di Benedetto XVI di Gianluigi Nuzzi
E' uscito in libreria l’ultimo saggio di Gianluigi Nuzzi dal titolo ”Sua Santità, le carte segrete di Benedetto XVI” (Chiarelettere, 352 pp, 16 euro). Il giornalista pubblica documenti riservati, appunti e lettere destinate al Papa e al suo segretario, Mons. Gänswein. Vengono affrontati argomenti di tutti i tipi: dal caso Boffo a quello di Mons. Viganò, dallo IOR ai rapporti con gli Stati. Passando per il caso dei Legionari di Cristo e la vicenda di Emanuela Orlandi.
Da un estratto apparso su TG Com 24:
Nuzzi, come ha fatto ad avere queste carte?
I saggi vanno scritti quando uno ha del materiale interessante. L’aver scritto “Vaticano SpA” mi ha permesso di entrare in contatto con tutta una serie di fonti, con le quali si è costruito un rapporto di fiducia che poi si è concretizzato nel libro. Non è che io vada a caccia di storie sul Vaticano, non ho questo interesse, ma per la prima volta nella storia della Chiesa escono dei documenti riservati (che poi saranno consultabili sul mio sito personale); in pratica abbiamo avuto accesso alla scrivania del Papa, all’appartamento privato!
Cosa troveranno domani i lettori in libreria?
Intanto voglio dire che questo non dev’essere letto come un libro contro la chiesa o contro Bertone, come qualcuno immagina. Questi documenti toccano vicende di tutti i tipi: si parla anche della Chiesa clandestina in Cina e delle sofferenze che turbano la vita ecclesiale in quelle zone calde. E poi ci sono degli appunti di Benedetto XVI con una critica feroce alla cancelliera tedesca Merkel, accusata dal Papa di ingerenze nella vicenda del vescovo lefebvriano negazionista Williamson. Inoltre si parla della cena top secret tra il Papa e Napolitano, visto in Vaticano come un interlecutore strategico per i rapporti con l’Italia, oppure gli sforzi sulla trasparenza del Presidente dello IOR, Gotti Tedeschi e gli incontri con l’allora ministro dell’Economia Tremonti. C’è anche la ricostruzione fotografica di una vicenda rocambolesca, con un’auto del Vaticano crivellata di colpi e ritrovata così fuori da un ristorante.
In un’anticipazione dice di non aver più paura. Paura di cosa?
Ho avuto paura, una paura emotiva. Portarsi 24 ore su 24 una chiavetta USB al collo o trasferire i documenti in una località segreta sono cose che ti mettono tensione. Nell’ultimo anno ho vissuto in una cosa più grande di me. Non voglio fare la vittima, voglio soltanto dire che se hai i documenti del Papa con te e sei l’unico ad averli, magari sei un po’ teso. Ho messo anche dei segnali a casa a Roma per capire se c’erano delle intrusioni. Nel libro si parla anche di attività di pedinamento di 007 vaticani sul suolo italiano! Adesso che il libro uscirà in libreria magari non berrò i caffè ma sono di certo più tranquillo!
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