
Hanno fatto bene l'AEK Atene e la Federcalcio greca, dopo essersi riunita in una seduta straordinaria per discutere del caso, a sospendere a vita Katidis da tutte le nazionali (giovanili e maggiore).
Dichiarando: "l’episodio una grave provocazione, offensiva nei confronti di tutte le vittime della bestialità del fascismo e del nazismo".
Ma Giorgos Katidis si giustifica dicendo:"Vorrei chiarire quello che è un semplice malinteso. Il mio gesto non ha nulla a che fare con il fascismo"
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