lunedì 22 novembre 2010

Bob Log III all'Unwound

Bob Log ha salvato l'Unwound da una serata pessima: il gruppo di spalla che suona per un'ora, un'ora che rimane come un terribilie ricordo.
Lui che suona per 45 minuti, dopo di che viene scaraventato fuori dal palco dall'organizzatore; una sua canzone che viene interrotta da una voce al microfono che urla: "c'è da spostare un'auto, ecc."
Anche Bob si guarda intorno non capendo cosa stia avvenendo.
Siamo arrivati alla frutta con questo postaccio che offre si bella musica ma ad un prezzo troppo elevato: interruzioni, polizia e carabinieri, a volte, che interrompono la musica e concerti che iniziano da mezzanotte in poi.

Sarà, ma Bob Log è veramente un personaggio eccezionale: è un one man band che fa saltare il pubblico al suono della chitarra veloce e assatanata, con un piede impiegato a suonare una grancassa, mentre con l'altro un charleston fracassato che batte all'impazzata.
Inizia il suo concerto con un abito elegante per finire con un abito in finta pelle contornato di brillanti, alla Elvis, ma con tante altre suggestioni dietro.
Bob Log canta, per finire, con un casco integrale brillantinato e con una cornetta del telefono come amplificatore della voce, che appare nettamente distorta.
Quando vedi Bob Log ti tornano alla mente parecchie immagini di altri tempi: Russ Meyer, la contea di Hazzard con i suoi suoni country, e le mirabolanti figure degli stunt man che saltano file di auto, passando per cerchi di fuoco.
Peccato per il suo spettacolo finale che è stato, appunto, interrotto: il Boob scotch.
Ovvero: Bob fa salire sul palco due fanciulle, le fa svestire del reggiseno e fa intingere il loro seno nel bicchiere di scotch, per berlo tutto di un sorso!
P.s. ringrazio Leo per le magnifiche foto qui sotto!

Per saperne di più:
http://www.boblog111.com/






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