lunedì 3 ottobre 2011

Io sono Li di Andrea Segre



Shun Li lavora in un laboratorio tessile della periferia romana per ottenere i documenti e riuscire a far venire in Italia suo figlio di otto anni. All’improvviso viene trasferita a Chioggia, una piccola città-isola della laguna veneta per lavorare come barista in un’osteria.
Bepi, pescatore di origini slave, soprannominato dagli amici “il Poeta”, da anni frequenta quella piccola osteria.
Il loro incontro è una fuga poetica dalla solitudine, un dialogo silenzioso tra culture diverse, ma non più lontane. È un viaggio nel cuore profondo di una laguna, che sa essere madre e culla di identità mai immobili.
Ma l’amicizia tra Shun Li e Bepi turba le due comunità, quella cinese e quella chioggiotta, che ostacolano questo nuovo viaggio, di cui forse hanno semplicemente ancora troppa paura.

Pellicola molto interessante e poetica che ricostruisce con leggerezza e drammaticità, nello stesso tempo, la testardaggine di una madre pronta ad ogni sacrificio per rivedere il proprio figlio.
Molto bella la fotografia e lo scenario di Chioggia, e altrettanto curiose sono le interpretazioni linguistiche veneziane dei vari personaggi del cast.
Fra i quali Marco Paolini, Giuseppe Battiston e Citran.

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