sabato 31 dicembre 2011

Botti di fine anno!


Festeggiamo la morte di Don Verzè, il tentato suicidio di Lele Mora in carcere e la sommossa carbonara della Merkel per fare cadere il governo Berlusconi....
La "culona inchiavabile" ha colpito ed affondato il Cavaliere.
Buon anno a tutti gli italiani!

venerdì 30 dicembre 2011

Bossi: Napolitano è un terun, e i Savoia brutta gente!



Ennesima performance del Senatur che alla festa di Bergamo ne spara di veramente grosse e ne ha per tutti: da Napolitano, a Monti ai Savoia!
Bhè, da un partito che fino ad un mese fa era al governo e ci ha condotto sino all'orlo del baratro, le critiche sono ridicole e se le potrebbero anche risparmiare.
La Lega cerca di farsi una nuova verginità politica, ma oramai quando la verginità è persa è persa per sempre...
Restano gli slogan, i coretti e gli elmetti con le corna.

mercoledì 28 dicembre 2011

Era ora: non si usi il nome di Ezra Pound per bassi scopi




"Non usate il nome di mio padre"

La figlia di Ezra Pound fa causa a Casapound, gruppo di estrema destra, del quale, in questi giorni, si è parlato molto in seguito alla sparatoria di Firenze, dove sono stati uccisi due venditori ambulanti senegalesi.
Mary de Rachewiltz, 86 anni, figlia del poeta, non vuole che il nome del padre venga usato per le finalità del gruppo. Per tale motivo, l’anziana donna ha avviato un procedimento legale per uso improprio del nome del celebre padre.

L’attentato a Firenze, città nella quale la donna ha studiato, è stata per lei “la goccia che ha fatto traboccare il vaso. «Un’organizzazione compromessa politicamente come questa - ha detto al Guardian - non ha nessun diritto di usare il nome di Pound».
Queste le parole della donna.


http://www.guardian.co.uk/world/2011/dec/23/ezra-pound-daughter-italian-fascist?INTCMP=SRCH

sabato 24 dicembre 2011

Nascosto tra le rune. La biografia dei Death in June






Nascosto Tra Le Rune

di Aldo Chimenti

LA BIOGRAFIA UFFICIALE DEI DEATH IN JUNE

La biografia ufficiale dello storico e controverso progetto britannico DEATH IN JUNE, curata dal critico musicale Aldo Chimenti in collaborazione con lo stesso Douglas P.
Il volume conta 420 pagine riccamente illustrate e articolate, più altre 32 pagine di foto a colori, una lunga intervista, e numerosi approfondimenti critici all’opera completa della formazione inglese, inclusi tre capitoli dedicati ai CRISIS, la leggendaria punk band pre-DEATH IN JUNE.

http://www.tsunamiedizioni.com/

giovedì 22 dicembre 2011

Sara Tommasi nuda contro le banche al Bancomat







Sara Tommasi è il volto nuovo, pardon, culo nuovo della politica italiana in difesa dei valori cristiani!
Eccola che compie il suo primo atto da politica italiana.
Di recente è entrata a fare parte del movimento di Scilipoti e del fascista di Saya.
Nelle foto e nel video protesta mezza ignuda al Bancomat.
Lei sostiene che lo ha fatto per protesta al governo dei banchieri di Mario Monti...
Cara Sara, certo è che se anche tu finisci in Parlamento, qui sì che va tutto a PUTTANE!!


mercoledì 21 dicembre 2011

Lars von Trier: Melancholia

Un capolavoro commovente questo di Lars Von Trier.
Sono rimasto incollato alla sedia per tutto il tempo aspettando la fine preannunciata ed imminente.
Ho assaporato quel senso di disperazione razionale e fredda che inconsciamente attrae tutti.
E poi Wagner, con il suo Tristano che scandisce le scene più significative, dall'inizio alla fine, crea una energia nello spettatore che lascia senza parole.
Anche il Tristano di Wagner inizia con una sposa che viene portata all'altare controvoglia, proprio come nel film di Von Trier Justine scopre la sera stessa del banchetto che odia il marito, ripundiandolo.
Altro protagonista è il buio: Justine cerca rifugio in un tradimento nel mezzo del ricevimento, nel mezzo della notte.
La festa è tutta girata nel trascorrere della notte, i protagonisti osservano il pianeta minaccioso, che squarcia il velo della notte.
Infine, in questa lotta fra il bene ed il male, rappresentata due sorelle molto diverse ma entrambe emotivamente coinvolte, la morte sembra essere l'unico veicolo catartico e liberatorio.
Da notare è la forte traccia che ha lasciato nel regista l'Hitchcock de La donna che visse due volte, del quale Von Trier è debitore.


martedì 20 dicembre 2011

Libri: consigli per gli acquisti natalizi...




Hornby Nick 31 canzoni
Prezzo € 11,48

Le preferite 31 canzoni di Nick Hornby

Londra, 12 marzo 2003 - Da Thunder Road di Bruce Springsteen a Pissing In A River del Patti Smith Group, passando per Frankie Teardrop dei Suicide, A Minor Incident di Badly Drawn Boy e altre venticinque canzoni «che cambiano la vita».
31 Songs, il libro di Nick Hornby è una raccolta di trentun saggi sulle canzoni preferite dall'autore di Alta fedeltà.




"Dannazione" di Chuck Palahniuk


Mondadori,
250 pagine, 17,50 euro
Anno di pubblicazione 2011
Collana: Strade blu
Lingua: Italiano
Titolo originale: Damned
Lingua originale: Inglese
Pagine: 250
Traduttore: M. Colombo
Codice EAN: 9788804612865

Qual è il vero inferno? Madison, protagonista, ma nemmeno troppo, di "Dannazione", nuovo romanzo di Chuck Palahniuk (Mondadori, 2011), è innegabilmente morta ed è dannata nel regno oltretombale più temuto e chiacchierato. Lo scrittore toglie poco per volta i veli che coprono la vita di Madison, per arrivare alle cause profonde della sua morte e della condanna eterna. Il libro racconta l’inferno visto con gli occhi di una tredicenne figlia di miliardari chic, ecologisti col jet (un buco nell’ozono per ogni volo), via diretta alla Dannazione. Flashback nella vita di Madison, infernale presente/futuro, linea di confine fluttuante, indefinita. Qual é il vero inferno? Domande che vorticano stridendo con risposte incomplete, arbitrarie, paradossali, quelle che solo Palahniuk (non) sa dare. Chi insegna, cosa, perché?








Richard Mason

Alla ricerca del piacere
2011
Supercoralli
pp. 306
€ 20,00
ISBN 9788806206925

Traduzione di Giovanna Scocchera

Arrivato nell'Amsterdam della belle époque in cerca di fortuna, Piet Barol è fermamente deciso a sfruttare in ogni modo possibile l'unica, preziosa ricchezza di cui dispone: il proprio fascino.
Bello e scaltro come il Rastignac di Balzac e il Valmont di Laclos, Piet trova il modo di mettere a frutto questo suo talento in seno alla ricca famiglia Vermeulen-Sickerts. I servigi che è chiamato a prestare si riveleranno meno tediosi e pesanti del previsto.

lunedì 19 dicembre 2011

Pete Doherty al New Age Club - Roncade (Treviso)




Pete Doherty Tour 2012
Domenica 12 Febbraio 2012 - 22:00
New Age Club - Roncade

Ultima occasione per vedere in concerto Pete Doherty in Italia nel 2012.
Il terzo e ultimo appuntamento dal vivo con l'ex leader dei Libertines e dei Babyshambles Pete Doherty è fissato al News Age Club di Roncade per il 12 febbraio.

sabato 17 dicembre 2011

Il mistero del ritratto: I quadri che ci guardano




Opere in Dialogo
Questo libro prova a tracciare la storia dei "quadri che ci guardano", prendendo in esame il problema dello sguardo e cercando di spiegare quando e perché i personaggi dei dipinti, dal Medioevo ad oggi, comincino a guardare l'osservatore, cioè noi. Grazie ad alcuni pittori, da Antonello da Messina a Edouard Manet, prende forma un vero e proprio teatro in cui si richiede la partecipazione diretta dell'osservatore, che viene quindi "guardato" dal quadro a vario titolo e scopo. Una storia avvincente che in molti casi ci guida alla scoperta di aspetti e significati nascosti nei quadri, come in un romanzo giallo. Il volume decodifica e interpreta questo aspetto trascurato della rappresentazione pittorica e permette al lettore di orientarsi nelle trappole iconografiche costruite dagli artisti senza perdersi e godendo anzi, al meglio, delle curiosità storiche e pittoriche. Infine, un accenno ai linguaggi moderni e al loro uso degli sguardi: il cinema, la televisione e la fotografia.



Editore: Editrice Compositori
Autore: Martina Corgnati
Anno Pubblicazione: 2011
Numero Pagine: 208
Formato: 15x21 cm

venerdì 16 dicembre 2011

Proiettili for all!

Questi erano per Pier Luigi Bersani (con bossoli del calibro 7.65)






al ministro del Welfare Elsa Fornero (calibro 9.21), sono arrivati questi:





Plichi con un proiettile calibro 12 sono stati inviate a Pierferdinando Casini e ai direttori Ferruccio De Bortoli (Corriere della Sera), Ezio Mauro (La Repubblica), Maurizio Belpietro (Libero), Leonardo Boriano (La Padania), Mario Sechi (Il Tempo)
cioè questi:



Ci mancano le misure dei calibri destinati al presidente del Consiglio Mario Monti, all'ex premier Silvio Berlusconi!

Comunque, nel clima di antipolitica generale e nella scarsa equità delle manovre finanziarie recenti, il presidente del Copasir Massimo D'Alema afferma: "Non credo che si possa parlare di un'ondata di terrorismo".
Alla prossima puntata....


http://www.corriere.it/cronache/11_dicembre_16/buste-proiettili-monti_

giovedì 15 dicembre 2011

da Piovono rane di Alessandro Giglioli...






C’è qualcosa di commovente nel disperato tentativo dei parlamentari leghisti di mostrarsi alla tv come duri e integerrimi barricaderi, dopo tre anni di crapule romane, poltrone in Rai e consigli d’amministrazione aeroportuali a mezzo milione l’anno.

Li capisco, per carità: sono stati al governo per otto degli ultimi dieci anni e tutto quello che hanno ottenuto è un trilocale a Monza, straordinario obiettivo politico per il quale si sono ingoiati di tutto, inclusi i mafiosi nell’esecutivo e Ruby nipote di Mubarak.

Dopo un fallimento epocale tanto evidente, anche il più obnubilato bifolco della Valdisopra è perfettamente in grado di rendersi conto che l’hanno sonoramente preso per i fondelli, che mentre lui si spaccava la schiena nella bruma sognando la Padania i suoi eroi stavano a godersi il Ponentino di Roma ladrona incassando prebende da favola senza portare a casa una cippa.

Inevitabile quindi l’estremismo di oggi, la cui veemenza e i cui decibel paiono inversamente proporzionali ai risultati politici ottenuti quando pascolavano – belli pasciuti e in auto blu – tra Palazzo Chigi e i talk show in tivù.




condivido in pieno e sottoscrivo!

mercoledì 14 dicembre 2011

1921 il mistero di Roockford

Desideroso di provare una sana dose di tensione e paura ho deciso di guardare questo film.
Tutte le radio e le TV ne parlano, dal trailer il film mi sembrava intrigante, e così ho rotto gli indugi e sono corso al cinema per spararmi una sana dose di ghost story.

Una grande delusione: tutto si risolve in maniera banale.
La prima parte del film è interessante, le ambientazioni sono spettrali, ma la storia è debolissima e non regge sino alla fine.
L'attrice che incarna la cacciatrice di fantasmi è molta brava anche se non sono tali gli altri co protagonisti.

Mi chiedo: come mai un fantasma di un bambino maledetto deve spaventare la protagonista per tutto il film, salvo poi aiutarla, dimostrandole il rebus di tutta la storia, nei ultimi 10 minuti?

Che senso ha creare tutta la suspence ed il terrore del film per un fantasma che alla fine sembra un Harry Potter con sfumature alla Disney?

Le uniche note positive sono la fotografia e l'ambientazione.
I boschi e la villa desolata ricorda il Shining diretto da Stanley Kubrick; anche il viaggio da Londra al collegio della protagonista ricorda il viaggio nell'ignoto dello scrittore impazzito.

Poi il resto è abbastanza un clichè dei film horror di genere.


lunedì 12 dicembre 2011

Fuori il Vaticano dall'Italia!!



faremo una raccolta firme!

eh bravo Mister Allegri!!



Altro che campionato e Champions League; questa volta il mister ha fatto goal...
eh bravo Allegri invece di farci vincere pensi alle playmate in libera uscita!
Ecco Gloria Patrizi....

http://www.oggi.it/focus/personaggi/2011

mercoledì 7 dicembre 2011

Riforma salva Italia: si salvi chi può




Pronti per la "riforma Monti" che, per non fare troppa retorica, ricadrà come sempre sul ceto medio.
Vedi spese carburanti e mannaia sulle pensioni.
Aspettiamo ancora una riforma che sia degna di questo nome e sia all'insegna della vera equità.
Ovvero, tagli alla spesa della politica, ICI alla Chiesa, abolizione delle provincie e di tutti gli ordini professionali.
Chiedo troppo?

Leggete cosa cambia per le pensioni:

Pensione di anzianità. È necessario avere un'anzianità contributiva di 42 anni e un mese per chi li matura nel 2012, 42 anni e due mesi per chi li matura nel 2013 e 42 anni e 3 mesi per chi li matura nel 2014. Dall’anno prossimo, chi va in pensione prima dei 63 anni di età avrà una penalizzazione sulla quota liquidata del 3% per ogni anno di anticipo.

martedì 6 dicembre 2011

Se ci fosse ancora lui.....




Se ci fosse ancora lui

La donna che lanciò un indimenticabile fischio alla pecorara in pieno Parlamento, la donna che venne alle mani, anzi ai piedi, con la ministra Belillo a Porta a porta, la donna che sostiene che Bruno Vespa è suo zio in quanto figlio di Mussolini, suo nonno. La nipote di Sophia Loren, che rimprovera di non averla mai aiutata, la figlia del musicista jazz Romano, Alessandra Mussolini, amore ed odio per Fini, solo amore per Silvio Berlusconi, sfrenato amore per Lui, il Duce, il nonno che non ha mai conosciuto. Donna assolutamente refrattaria alla gerarchia e alla disciplina, dallo spettacolo e dai servizi fotografici seminuda alla politica, sfiorando un ministero. In fondo potrebbe essere definita una delle prime “veline” in carriera parlamentare.


http://www.sabellifioretti.it/

giovedì 1 dicembre 2011

Aki Kaurismaki ai tempi dei Leningrad Cowboys

Per completare il post precedente aggiungo un video dei Leningrad Cowboys

mercoledì 30 novembre 2011

“Miracolo a Le Havre” di Aki Kaurismaki




“Miracolo a Le Havre” di Aki Kaurismaki

Aki Kaurismaki è un regista a dir poco grandioso: pulito nelle immagini, nitido nelle scelte delle luci e nel montaggio, che non si inerpica in territori contorti ma rimane scandito con sequenze parallele e mai intrecciate.

Ma la sua forza sta nella narrazione: invece di aggiungere egli racconta per sottrazione, e lo fa talmente bene, che ciò che non racconta, ha molta più forza ed eloquenza di ogni altra cosa filmata.

Aki Kaurismaki riserva molto spazio anche alla musica, facendo intervenire band assurde, con personaggi dal look assurdo, che coronano le scene più vivaci dei suoi film.

In passato c'erano stati i Leningrad Cowboys ora c'è il terribile Little Bob!

Non è il suo capolavoro questo “Miracolo a Le Havre”, altri film nel passato mi avevano colpito di più, in particolare: Leningrad Cowboys Go America (1989)
La fiammiferaia (Tulitikkutehtaan tyttö) (1990) Ho affittato un killer (I Hired a Contract Killer), (1990) e il mitico Vita da bohème (La vie de bohème) (1992)
Da segnalare è la presenza di Jean-Pierre Léaud l'attore feticcio di Truffaut

Comunque, a volte, i miracoli accadono.....e il finale del film ce ne rappresenta ben due.

lunedì 28 novembre 2011

Qui lo dico e qui lo nego!




Non so se esserci o non esserci!

Ci penserò, comunque i Kasabian saranno a PADOVA:

sabato, 25/02/12, 21.00 Gran Teatro Geox
Corso Australia, presso ex Foro Boario,
35136 PADOVA

http://www.granteatrogeox.com/kasabian-padova/

mercoledì 23 novembre 2011

Il buono il matto il cattivo. Un film di Kim Jee-woon.



Il buono il matto il cattivo
Un film di Kim Jee-woon.
Con Byung-hun Lee, Kang-ho Song, Woo-sung Jung, Dal-su Oh, Lee Cheong-a.
Titolo originale Joheunnom nabbeunnom isanghannom.
durata 120 min.
- Corea del sud 2008. -
Tucker Film uscita venerdì 18 novembre 2011



Western in salsa di soia, girato in Manciuria e ambientato in un ipotetico far west cino - giapo - coreano.
Film che cerca di strizzare l'occhio al Il buono, brutto e il cattivo di Sergio Leone, ne ricalca a grandi linee la trama e la tipologia degli ambienti.
Il paragone e le similitudini si fermano qui, il resto è noia, purtroppo, perchè almeno sulla carta, il film poteva essere a suo modo un capolavoro.
Molto bella la scena di un epico inseguimento nel deserto, è il Matto che è inseguito invano da eserciti, cattivi e bande di ogni genere.
Il Cattivo Manciuria Kid è un fighetto senza arte ne parte, e il Buono (il Clint Eastwood) risulta essere un personaggio poco definito.

Comunque, rimane un film da vedere anche solo per il finale, il famoso triello, che avrà un esito originale rispetto a quello di Sergio Leone!

sabato 19 novembre 2011

Presentato il nuovo governo di Mario Monti!

Il ministro dell'Economia



Il ministro dell'Interno




I vari ministri....

lunedì 14 novembre 2011

DEATH IN JUNE / FIRE+ICE Sabato 17 Dicembre Zoe Club - Milano




Ultimo concerto dei DEATH IN JUNE prima del definitivo scioglimento del gruppo!
E io ci sarò!
Dopo lo splendido sold out di Pavia i DEATH IN JUNE hanno deciso di ritornare con uno show nel capoluogo lombardo.
Ad accompagnarli ancora ci saranno Fire+Ice.
Tutto questo allo Zoe Club, sabato 17 dicembre.

Ecco i dettagli:
DEATH IN JUNE / FIRE+ICE
Sabato 17 Dicembre
Zoe Club - Milano

Ingresso 25€

Prevendita disponibile a partire da mercoledì 9 novembre solo ed esclusivamente su www.eyecarver.com

After show party:
Sala 1 - ZOE ROCK NIGHT - ZOE's Staff Dj [www.zoeclub.it] (Rock\\Metal\\Nu Metal)

Sala 2 - People From Mars (Neo Folk\\New Wave\\Synth Wave)

Dj Tot en Tanz [http://djtotentanz.blogspot.com/]
+ Guest :
Dj Lupo [Das Rummel]
Dj Pherdy [Sepolcro Zero]

domenica 13 novembre 2011

David Bowie. Any Day Now Gli anni londinesi 1947-1974




In Inghilterra lo definiscono il libro del decennio.
“Il libro dei sogni per i fan di David Bowie”, secondo il «Guardian». “Any Day Now” è un’enciclopedica rassegna cronologica, ricca di illustrazioni inedite, dell’ascesa di uno degli artisti più formidabili della nostra epoca: ripercorre la vita di Mr. David Robert Jones dalla nascita, nel 1947, all’apice del successo con la pubblicazione dell’album “Diamond Dogs” nel 1974, attraverso la fascinazione per la sottocultura Mod e l’universo hippie fino ai viaggi spaziali di Major Tom e alla gloriosa metamorfosi glam. L’autore è stato per quasi vent’anni il curatore dell’archivio di Bowie e ha avuto dunque accesso esclusivo a rarissimi memorabilia – locandine e biglietti dei concerti, copertine e ritagli di riviste e una miriade di fotografie – affiancati da interviste a centinaia tra amici e collaboratori del Duca Bianco. Con una prefazione di Ken Pitt, manager di Bowie dal 1967 al 1970.

Editore Arcana
Data uscita 23/11/2011
Pagine 336, Illustrato

venerdì 11 novembre 2011

Italy and the euro zone: That’s all, folks

That’s all, folks
Gente, è tutto!



http://www.economist.com

giovedì 10 novembre 2011

Chris Connor: il vero sosia di Elvis





Vi sfido a trovarne uno di migliore:




http://www.elvistheultimateperformance.com/ChrisConnor.html

martedì 8 novembre 2011

BABY DEE (Usa) + Doug Tielli (Canada) al CSC di San Vito



Venerdi 11/11/2011
BABY DEE (Usa) + Doug Tielli (Canada)


http://www.babydee.org
http://tinangelrecords.co.uk/doug/index.html
http://en.wikipedia.org/wiki/Alex_Neilson

BABY DEE
Abbiamo per le mani un clandestino d.o.c., nato a Cleveland, dove ha trascorso un’infanzia hippie, poi pittore ritrattista a New York, musicista autodidatta, multistrumentista, organista per una delle più importanti chiese cattoliche di New York, a cui segue la decisione di cambiare sesso, lanciarsi in una carriera di artista di strada, andare in scena come falso ermafrodita in uno freakshow di Coney Island e più tardi diventare intrattenitore di club notturno ed esibirsi nei locali gay di New York dove conosce Antony Hegarty e finisce con l’arrangiare gli archi e suonare l’arpa sul primo disco del gruppo Antony & the Johnsons. Niente male, vero? Oggi, dopo questo po’ po’ di esperienze (ho mancato di dire che, en cours de route, è stata anche potatrice d’alberi), Baby Dee è tornata a vivere a Cleveland, nella vecchia casa dei genitori, circondata dai gatti e dai suoi strumenti, l’arpa in particolare, e un pianoforte appartenuto a Andrew W.K. (Andrew Fetterly Wilkes-Krier). Un talento multiforme e una personalità decisamente fuori dal comune. Scoperta, si fa per dire, da Will Oldham (in arte Bonnie “Prince” Billy), Baby Dee ha poi trovato un convinto sostenitore nella persona di David Tibet, del gruppo Current 93, il quale ha realizzato il debutto discografico della nostra - "Little Wind" - per la sua etichetta, la Durtro, nell’anno 2000. Nel 2008 il passaggio all’etichetta Drag City e la pubblicazione del disco "Safe inside the day", al quale, nei primi mesi del 2010 ha fatto seguito lo splendido, ispiratissimo "A book of songs for Anne Marie". Non è facile non dico mettersi nei panni di un personaggio simile, ma anche soltanto provare ad immaginare da quale prospettiva abbia guardato il mondo. Quel che è certo è che nella sua voce – incolta e tecnicamente imperfetta, ma impostata “classicamente”, per così dire - Baby Dee fa affiorare delle impressioni che ci fanno attraversare uno spettro emotivo molto ampio, dal cupo dolore all’estasi dionisiaca, dal contegno grave, quasi solenne con cui enuncia viltà e abbandoni, all’ebbrezza con cui invece esalta la risolvibilità d’ogni groviglio grazie al potere decongestionante e trascendente dell’amore. Che dire? Siamo ai margini del “mondo musica”, sicuramente alla periferia delle logiche che determinano il mercato discografico, ma a suo modo siamo anche al centro, nel nucleo stesso, di un sentire puro e profondamente umano che attraverso la musica riesce a trasmettere all’ascoltatore un’emozione profonda, e questo già basta, a nostro avviso, a fare di Baby Dee un’artista vera, autentica, oltre che, ma questo si sarà capito, dannatamente originale. (RSI ReteDue)


DOUG TIELLI
Polistrumentista della scena underground di Toronto, autore del recente “Swan Sky Sea Squirrel” recentemente pubblicato da Tin Angel Records. Fratello di Martin (Rheostatics) e John (Rock Plaza Central), Doug Tielli collabora con diversi gruppi (The Silt, Drumheller, The Reveries) ed è attualmente membro della band di Baby Dee.

Baby Dee - voce, pianoforte acustico, arpa
Alex Nielson - batteria
Doug Tielli - chitarra, trombone
Joe Carvell - contrabbasso

in apertura Doug Tielli solo

Baby Dee, poliedrica musicista e polistrumentista transgender scoperta da David Tibet e con alle spalle collaborazioni con Sex Pistols, Bonnie Prince Billy, Current 93, Antony & The Johnsons, presenta al CSC il nuovo album live in uscita il 4 novembre.

Baby Dee, performer, musicista transgender di Cleveland, ma anche multistrumentista, artista di strada, ex organista per una chiesa cattolica, ex “orso arpista” e “gatta fisarmonicista”, cantante dalle indubbie doti vocali e chi più ne ha più ne metta. Già con Antony & the Johnsons ai tempi del primo album, Baby Dee è un autentico talento multiforme (Ondarock)

Collaborazioni con gente del calibro dei Current 93, Sex Pistols e Antony & The Johnsons fanno curriculum. Ma nulla sarebbe stato senza il talento. (Indie for Bunnies)

sabato 5 novembre 2011

Grinderman: Worm Tamer, nuovo singolo



Grinderman's new single Worm Tamer is out 22 Nov.
The RAK Sessions were filmed and recorded live on 22 September at the legendary RAK Studios in north London.
Directed by British artists Iain Forsyth & Jane Pollard Director of Photography: Nick Wood Camera Assistant: Stuart Ward Sound Recording: DMZ Live Grinderman are Nick Cave, Warren Ellis, Martyn Casey, Jim Sclavunos
Official site: http://www.grinderman.com

mercoledì 2 novembre 2011

Gogol Bordello a Padova il 9 dicembre, in acustico.



Sarà un tour all'insegna della consueta energia e capacità far divertire: i Gogol Bordello saranno in scena dal 18 novembre, toccando i principali palchi Europei, tra cui quello del Gran Teatro Geox di Padova, unica data del Nord-Est, il 9 dicembre. Il tour, per la prima volta, sarà acustico: sul palco 5 dei 7 membri della band - Eugene Hutz - anche noto attore -, Sergey Ryabtsev, Yury Lemeshev, Pedro Erazo-Segovia and Elizabeth Sun - proporranno un mix in salsa gypsy, punk e rock, abbandonando le sonorità elettriche a favore di un suono acustico che li riporta alle origini.

È stato durante la registrazione dell'ultimo album, Trans-Continental Hustle, che la band è tornata all'acustico, riproducendo "ufficialmente" quell'atmosfera da after party jam session che aleggia ogni sera nei camerini e durante i viaggi.


martedì 25 ottobre 2011

Blixa Bargeld and Einstürzende Neubauten di Jennifer Shryane



Blixa Bargeld and Einstürzende Neubauten:
German Experimental Music
‘Evading do-re-mi’
Ashgate Popular and Folk Music Series
di Jennifer Shryane


Alla fine della sua vita, Pierre Schaeffer ha commentato che i suoi esperimenti musicali e sonori avevano tentato di andare oltre il 'Do-Re-Mi'.
Ciò ha avuto un impatto diretto sulla filosofia musicale degli Einstürzende Neubauten che hanno cercato di estendere i confini della musica oltre il suono, la strumentazione e le finalità.

Jennifer Shryane fornisce una necessaria analisi del ruolo del gruppo nella storia della musica popolare / sperimentale.
Ne ritrae le innovazioni come l'utilizzo della strumentazione trovata -e/o auto-costruita, le loro strategie, le innovazioni testuali, così come i loro metodi di indipendenza.
Gli Einstürzende Neubauten hanno anche dato un contributo coerente e unico per lo sviluppo della scena musicale indipendente tedesca, del linguaggio contemporaneo, che anche se spesso riconosciuto come influente, è ancora raramente esaminato.

giovedì 20 ottobre 2011

This Must Be the Place: un film di Paolo Sorrentino.





Ottimo film pre tre motivi:

il senso del surreale, un grande Sean Penn vestito a metà fra Robert Smith ed Edward mani di forbice, e la musica: bellissima l'interpretazione live di David Byrne che canta la sua This must be the place, live in uno spazio minimale.
Sean Penn, rocker in pensione, deve fare i conti con il proprio passato e la sua orgine ebraica, metterà tutto a posto quando una notizia dagli Stati Uniti lo rimetterà a contatto con la sua famiglia.
Meno riuscita è la storia: debole la seconda parte del film, quando il protagonista vola negli States, e quel senso buonista e sentimentale che Sorrentino non riesce a celare.
Mi resta una domanda, meglio la versione di This must be the place degli Arcade Fire o quella dei Talking Heads?
Da vedere e sorridere....

martedì 18 ottobre 2011

Addio maestro...




Ironia del destino.
Dopo pochi giorni dal novantesimo compleanno Zanzotto se n'è andato.
Avevo avuto l'onore e il piacere di conoscerlo parecchi anni fa a Padova, all'Università, durante una sua lezione.
Ora che ci ha lasciato, mi resta indelebile il suo ricordo e la forza della sua parola.
Addio maestro....


http://corrieredelveneto.corriere.it/treviso/notizie/cronaca/2011/18-ottobre-2011/morto-poeta-andrea-zanzotto-1901858307628.shtml

domenica 16 ottobre 2011

Poesia dal silenzio, Tomas Tranströmer






Tomas Tranströmer
Poesia dal silenzio


Voce fondamentale del mondo letterario internazionale, le sue liriche sono state finora tradotte in quarantasei lingue, tra cui bengalese, bulgaro, gaelico, georgiano, giapponese, ungherese, cinese, serbo, ucraino ecc. Testimoniata da notevoli riconoscimenti critici, la sua funzione ispiratrice emerge anche da ammissioni di debiti “creativi” nei suoi confronti da parte di molti poeti: in particolare le giovani generazioni statunitensi, formatesi sui suoi testi letti e studiati nelle università, e polacche, per le quali Tranströmer è da tempo divenuto un vero e proprio cult poet. “Confessioni” di “furti di immagini” giungono da Premi Nobel come Iosif Brodskij; espressioni di stima e ammirazione da Bei Dao, Seamus Heaney e Derek Walcott, che in un’intervista ha proposto per lui il Premio Nobel. Kjell Espmark, poeta e critico membro dell’Accademia di Svezia, afferma che, con Strindberg e Swedenborg, Tranströmer è lo scrittore svedese che più ha influenzato la letteratura internazionale. Le radici della sua poesia affondano nella tradizione modernista, soprattutto simbolista. Vi si avvertono inoltre influenze dell’estetica baudelairiana delle corrispondenze, del programma imagista nonché del Surrealismo nella composizione e scomposizione di immagini che sembrano scaturire direttamente dal sogno. Di T.S. Eliot Tranströmer condivide i concetti di storia e tradizione e il metodo di cogliere, sebbene in forma più impersonale, realtà immanenti attraverso osservazioni oggettive. La raccolta qui presentata costituisce quindi un punto di partenza insostituibile per conoscere la lirica di uno dei maggiori protagonisti della poesia del nostro tempo. Poesia dal silenzio ha vinto l’edizione 2004 del prestigioso Premio Nonino.




Pagina di libro notturno

Sbarcai una notte di maggio
in un gelido chiaro di luna
dove erba e fiori erano grigi
ma il profumo verde.

Salii piano un pendìo
nella daltonica notte
mentre pietre bianche
segnalavano alla luna.

Uno spazio di tempo
lungo qualche minuto
largo cinquantotto anni.

E dietro di me
oltre le plumbee acque luccicanti
c’era l’altra costa
e i dominatori.

Uomini con futuro
invece di volti.

mercoledì 12 ottobre 2011

Il compleanno di Andrea Zanzotto

Riporto la lettera che Giorgio Napolitano ha inviato al più grande poeta italiano vivente, Andrea Zanzotto, nella occasione dei suoi novantanni.

Caro Zanzotto, riceva il più affettuoso augurio, per un così bel compleanno, da un suo vicino di età. E non solo di età: perché altre vicinanze ci legano, avendo entrambi vissuto epoche cruciali come quella della fine del fascismo e della successiva fioritura democratica, e condiviso frequentazioni culturali e umane. È rimasta parte importante della mia formazione la Padova del 1942/43, in cui la mia famiglia si trasferì da «sfollata» per l' infierire della guerra su Napoli, e io conclusi il liceo al Tito Livio e incrociai (in libreria Draghi, ricorda?) le alte figure dell' Università antifascista. Mi aprii allora al gusto della poesia, impersonata per me anche da Diego Valeri, cui lei è stato particolarmente vicino; e scoprii quel Montale - rimasto a me sempre caro più di ogni altro contemporaneo - che lei ha giustamente difeso dalla sciocca etichettatura di «afascista» (quanti giovani come me lessero i suoi versi in chiave antifascista!). Le sono vicino, caro Zanzotto, nella visione della poesia come «sentimento del tempo», e sono tra i tanti che ammirano la ricchezza di motivi ispiratori e di accenti con cui l' ha come tale rappresentata. Nell' orizzonte più vasto, poi, dei suoi interessi culturali e civili, ritrovo i fili, a me familiari, non solo di un percorso «tra politica e utopie» come quello da lei rievocato, ma dell' ancoraggio alla Resistenza e alla Costituzione, ...
Continui, caro Zanzotto, a farci sentire questa sua limpida voce. Con amicizia.








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sabato 8 ottobre 2011

Tomas Transtroemer: Nobel per la letteratura 2011



È il poeta svedese Tomas Transtroemer il premio Nobel per la Letteratura 2011. Un nome comparso da tempo nella lista dei favoriti al prestigioso riconoscimento.

Nato a Stoccolma nel 1931, Transtroemer è una figura centrale nella letteratura svedese dagli anni 60. Ha debuttato come poeta all’età di 23 anni con “17 dikter”, raccolta che include poesie in versi sciolti e composizioni anche molto giovanili.

LA STORIA - Laureatosi in psicologia nel 1956 presso l’Università di Stoccolma, Tranströmer, nel corso della carriera è stato accusato di dare un impronta politica alle sue poesie e ai suoi romanzi. Tranströmer ha cominciato a scrivere all’età di 13 anni. La sua prima pubblicazione (dal titolo Diciassette Poesie) risale al 1954. Le sue opere sono state tradotte in cinquanta lingue. Il premio nobel giunge a coronamento di una carriera costellata di molti prestigiosi riconoscimenti: il Premio Internazionale Neustadt per la letteratura, il Bonner Award for Poetry, il Germany Petrarch Prize. Tranströmer non ha smesso di scrivere nemmeno dopo l’ictus che l’ha colpito nel 1990 e che ha compromesso la sua capacità di parola. Tra i suoi lavori più importanti c’è Il Grande Indovinello (2004).
Poche le opere tradotte in italiano.

Ecco una delle poesie, Aprile e Silenzio:

La primavera giace deserta. / Scuro come il velluto il fossato / si snoda al mio fianco / senza immagini riflesse.

Soli a splendere / sono dei fiori gialli. / Mi porta la mia ombra, / come la sua nera custodia / un violino.

La sola cosa che voglio dire / brilla fuori dalla mia portata / come l’argento / sul banco dei pegni.


Anche per quest'anno niente Nobel per Bob Dylan, che resta in lizza già da diversi anni!

giovedì 6 ottobre 2011