giovedì 14 ottobre 2010

Tratto da Spinoza.it

Un po di satira da Spinoza.it, sito che invito a consultare:

Gravissima tragedia colpisce le nostre forze armate: La Russa non si dimette.

Il reggimento era arrivato in Afghanistan solo due mesi fa. Il tour operator aveva omesso di accennare alla guerra.


Il colonnello Fregona: “Attentato infame”. Si aspettava un cavalleresco “in guardia!”.


“Vorrei tornare indietro ma non posso”, aveva detto ai familiari il caporalmaggiore Pedone.

I talebani rivendicano l’attacco al convoglio di alpini. Ma il governo sospetta ancora di Emergency.

“Non cederemo, controlliamo il 75% del territorio nazionale” ha dichiarato il portavoce Bonaiuti.

La Russa: “Chiedere il ritiro ora è sciacallaggio”. Va bene, dicci tu quando ti senti più comodo.

“Lasceremo il paese solo quando saremo in grado di consegnarlo nelle mani delle forze armate afghane”. A me sembra lo sia già.

Le quattro salme arrivano a Ciampino. Dolore e rabbia dei familiari in attesa a Malpensa.

“Si goda lo spettacolo” ha detto un familiare delle vittime al produttore.

Davanti alle bare, uno dei parenti ha invitato La Russa a godersi lo spettacolo. Ma è difficile, all’ennesima replica.

All’assemblea Pd osservato un minuto di silenzio. Poi è arrivata la notizia dell’attentato.

“Il sacrificio va bene, ma servono i risultati” ha dichiarato Bersani, in un’inaspettata presa di distanza da De Coubertin.

“Il governo avvii una riflessione sulla strategia”. Si andrà al voto in mimetica.

Fassino dichiara che “la presenza italiana in Afghanistan è ancora essenziale”, riuscendo come sempre a incarnare il sentimento della base.

È polemica sulle armi in dotazione ai militari italiani. Non sempre basta il solo fascino.

Bombe sugli aerei: per la Nato si può. Dipende da chi le porta.

(D’accordo, gli Usa hanno gli aerei con le bombe e i loro soldati muoiono lo stesso. Però si tolgono belle soddisfazioni)

Secondo Frattini questo attentato “è il prezzo da pagare per la sicurezza nazionale”. Resta solo da capire per cosa paghiamo Frattini.

Saranno gli psicologi a informare il superstite Cornacchia della morte dei suoi compagni. La Sciarelli ha da fare.

Avrà luogo in mattinata la cerimonia funebre. Che si concluderà con l’ennesima beffa: “Andate in pace”.

Stretta di mano tra Berlusconi e Fini all’arrivo delle salme. Quei ragazzi non sono morti invano.

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