giovedì 15 dicembre 2011

da Piovono rane di Alessandro Giglioli...






C’è qualcosa di commovente nel disperato tentativo dei parlamentari leghisti di mostrarsi alla tv come duri e integerrimi barricaderi, dopo tre anni di crapule romane, poltrone in Rai e consigli d’amministrazione aeroportuali a mezzo milione l’anno.

Li capisco, per carità: sono stati al governo per otto degli ultimi dieci anni e tutto quello che hanno ottenuto è un trilocale a Monza, straordinario obiettivo politico per il quale si sono ingoiati di tutto, inclusi i mafiosi nell’esecutivo e Ruby nipote di Mubarak.

Dopo un fallimento epocale tanto evidente, anche il più obnubilato bifolco della Valdisopra è perfettamente in grado di rendersi conto che l’hanno sonoramente preso per i fondelli, che mentre lui si spaccava la schiena nella bruma sognando la Padania i suoi eroi stavano a godersi il Ponentino di Roma ladrona incassando prebende da favola senza portare a casa una cippa.

Inevitabile quindi l’estremismo di oggi, la cui veemenza e i cui decibel paiono inversamente proporzionali ai risultati politici ottenuti quando pascolavano – belli pasciuti e in auto blu – tra Palazzo Chigi e i talk show in tivù.




condivido in pieno e sottoscrivo!

1 commento:

  1. ottima analisi di gilioli. Oggi ho visto un video di un deputato leghista che sbraitava dicendo che con la cgil ci vorrebbe il lanciafiamme. Questo è il livello di questi "signori".
    a presto!

    RispondiElimina