giovedì 20 maggio 2010

Labor intus di Sanguineti



Era il 1951 e Sanguineti compie un'opera che disgrega ogni linguaggio sino ad allora codifcato dal linguaggio poetico: incroci di parole, latino e volgare, giochi fono sintattici, in versi stesi come un grande gioco.
Labor intus è la parola che "lavora dentro", scava nel labirinto della nostra coscienza.
Spesso, le parole di Sanguineti erano accompagnate da musiche, come quelle di Luciano Berio, ma anche da disegni appositamente creati per lui.
Come, ad esempio, quelle di Enrico Baj

....composte terre in strutturali complessioni sono Palus Putredinis

riposa tenue Ellie e tu mio corpo tu infatti tenue Ellie eri il mio corpo

immaginoso quasi conclusione di una estatica dialettica spirituale

noi che riceviamo la qualità dai tempi

tu e tu mio spazioso corpo

di flogisto che ti alzi e ti materializzi nell'idea del nuoto

sistematica costruzione in ferro filamentoso lamentoso

lacuna lievitata in compagnia di una tenace tematica

composta terra delle distensioni dialogiche insistenze intemperanti

le condizioni esteme è evidente esistono realmente queste condizioni

esistevano prima di noi ed esisteranno dopo di noi qui è il dibattimento

liberazioni frequenza e forza e agitazione potenziata e altro

aliquot lineae desiderantur

dove dormi cuore ritagliato

e incollato e illustrato con documentazioni viscerali dove soprattutto

vedete igienicamente nell'acqua antifermentativa ma fissati adesso

quelli i nani extratemporali i nani insomma o Ellie

nell'aria inquinata

in un costante cratere anatomico ellittico

perché ulteriormente diremo che non possono crescere

tu sempre la mia natura e rasserenata tu canzone metodologica

periferica introspezione dell'introversione forza centrifuga delimitata

Ellie tenue corpo di peccaminose escrescenze

che possiamo roteare

e rivolgere e odorare e adorare nel tempo

desiderantur (essi)

analizzatori e analizzatrici desiderantur (essi) personaggi anche

ed erotici e sofisticati

desiderantur desiderantur

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